483-Basalto nefelinico

Collocazione: Vetrina 12, sesto ripiano

Località: Hillesheim (Eifel) – Germania

Descrizione macroscopica: La roccia ha colore scuro e struttura quasi afanitica. Sono presenti alcune cavità, che presentano una patina biancastra per la presenza di Zeoliti, di formazione secondaria. Con difficoltà si osservano piccoli fenocristalli di pirosseno e olivina

Descrizione microfoto:

prima immagine: Fenocristalli di Pirosseno (augite) zonato

seconda immagine: Fenocristalli di Pirosseno (augite) geminato

terza immagine:  Fenocristalli di Olivina

Sezioni sottili e descrizione gentilmente concessi dalla Prof.ssa Emma Salvioli

Categoria:

Descrizione

pagina aggiornata il: 14 Febbraio 2023

DESCRIZIONE:

L’Eifel è un altopiano della Germania occidentale, appartenente al Massiccio che si trova al confine con il Belgio e il Lussemburgo. La collisione tra placca europea e africana provocò la fratturazione del vecchio basamento e la risalita di magmi, con sollevamento di tutta l’area. Questi processi hanno causato il vulcnesimo che si estenda su un’ampia area, dalla regione dell’Alvernia nel Massiccio centrale fino in Germania (Eifel) e in Boemia, lungo il rift abortito del Rodano-Reno. I fenomeni magmatici sono di tipo continentale, con magmi provenienti dalla fusione parziale della crosta profonda e del mantello superiore (100-150 km di profondità). La zona dell’Eifel comprende circa 240 centri eruttivi che coprono un’area complessiva di 600 km2; l’attività vulcanica è attualmente dormiente ma non estinta. L’Eifel può essere divisa in due zone, una Orientale e una Occidentale, simili per quanto riguarda l’evoluzione temporale, spaziale, strutturale e composizionale, ma decisamente diversi per altri parametri.L’attività della zona Occidentale, da cui proviene il campione, è iniziata lentamente circa 700.000 anni fa, quando nello scudo Renano ci fu una rapida risalita di magmi foiditici a NO, con un picco nella porzione centrale circa 600.000-450.000 anni fa. Dopo un successivo periodo di calma, il vulcanismo si spostò verso SE, con un aumento della frequenza di formazione di vulcani negli ultimi 100.000 anni; l’ultima eruzione risale a 11.000 anni fa. La composizione delle lave è prevalentemente mafica, piccoli centri con composizioni più evolute si trovano nella zona centro-orientale. Negli ultimi 50.000 anni ci sono state eruzioni molto mafiche con nefeliniti a olivina molto meno sottosature in silice

VISTA A 360°

Print Friendly, PDF & Email