423- Andesite micacea

Collocazione: Vetrina 12, quinto ripiano

Località: Pepla – Ungheria

Descrizione macroscopica: Il termine andesite venne utilizzato per la prima volta da Leopold von Buch nel 1835 per descrivere un gruppo di rocce affioranti sulla catena Andina in Bolivia e Cile. Le andesiti sono un gruppo di rocce estremamente importanti, associate a 422 dei 721 vulcani attivi sulla terra; La maggior parte delle andesiti moderne si rinviene al di sopra del piano di Benioff (zona di subduzione) e la composizione media delle andesiti è simile alla composizione media della crosta continentale.

Descrizione microfoto:

prima immagine: Cristalli di plagioclasio (incolori) e orneblenda (marrone). Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)

seconda immagine: Cristalli di orneblenda (marrone). Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)

terza immagine: Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) e orneblenda (alti colori di interferenza). Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)

 

 

Categoria:

Descrizione

pagina aggiornata il: 16 Marzo 2023

DESCRIZIONE:

Le andesiti sono rocce con una tessitura generalmente porfirica o vitrofirica, costituite principalmente da plagioclasi e pirosseni (minerali essenziali delle andesiti).

Plagioclasio: La fase più abbondante delle andesiti. I cristalli di plagioclasio sono spesso fortemente zonati e possono presentare le seguenti caratteristiche: Una zona interna omogenea (Nucleo), zonatura a settori, zone ad andamento oscillatorio, un sottile bordo (< 20 micron) con composizione simile ai Microliti in pasta di fondo, zonatura inversa (Ca-Plg che borda Na-Plg), bruschi cambiamenti composizionali non-oscillatori con variazioni di composizione da 10 a 30 mol% An.
Augite: La seconda fase in ordine di abbondanza sia come fenocristallo che nella pasta di fondo.
Ortopirosseno: comune in molte andesiti e andesiti basaltiche. La comparsa dell’ortopirosseno generalmente annuncia la progressiva scompara dell’olivina.
Orneblenda verde: è il tipico anfibolo delle andesiti, generalmente assente nella pasta di fondo. Studi sperimentali hanno evidenziato che un magma andesitico può cristallizzare orneblenda se contiene almeno il 3% di acqua, un alto contenuto in alcali e un rapporto Fe2O3/FeO alto. La maggior parte dei cristalli di orneblenda presente comunemente anse di riassorbimento o bordi scuri, detti anche bordi opacitici (ciò è dovuto al fenomeno chiamato “break-down dei volatili in fase eruttiva”. In altre parole quando un magma risale, viene a trovarsi in condizioni di pressione sempre minore, e i volatili legati alla struttura cristallina dei minerali idrati tendono a liberarsi per essoluzione, creando il tipico bordo nero).
Olivina: presente in quantità ridotte (>1%) in andesiti povere in silice o in andesiti basaltiche.

 VISTA A 360°

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