382- Fonolite a Melanite
Collocazione: Vetrina 12, quarto ripiano
Località: Milseburg, Rhoen (Turingia) Germania
Descrizione macroscopica: Rocce eruttive effusive di colore grigio chiaro o verdicce, di solito con pasta fina e compattissima, tanto da dare alla percossa, se in lastre sottili, un suono chiaro, quasi metallico. Corrispondono, per la composizione, alle sieniti eleolitiche, di cui rappresentano la forma effusiva sia paleovulcanica sia neovulcanica. Le fonoliti tipiche sono rocce a struttura porfirica, essenzialmente composte di sanidino (o anortose) e nefelina. Se prevale il primo prendono il nome di fonoliti trachitoidi, se prevale la seconda il nome di fonoliti nefelinitoidi.
Descrizione microfoto:
prima immagine: Cristalli di aegirina (verde), calcite e cristalli aciculari di wollastonite, immersi in una pasta di fondo a grana fine costituita da sanidino. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
seconda immagine: Cristalli di aegirina e cristalli aciculari di wollastonite (bassa birifrangenza), immersi in una pasta di fondo a grana fine costituita da sanidino. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
terza immagine: Cristalli di aegirina, granato melanite (isotropo) e cristalli aciculari di wollastonite, immersi in una pasta di fondo a grana fine costituita da sanidino. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
Descrizione
pagina aggiornata il: 15 Marzo 2023
DESCRIZIONE:
La melanite è una gemma di granato nero lucido che a volte viene chiamata “andradite titanica” a causa del suo contenuto di titanio. È una delle tre varietà della rara andradite granato gruppo, e non deve essere confuso con la melonite, che è un tellururo di nichel. Andradite prende il nome dal mineralogista portoghese che la scoprì; Jose Bonifacio de Andrada e Silva (1763 – 1838), che fu anche responsabile della scoperta di altri tre minerali. Andradite ha un alto indice di rifrazione. Ciò significa che il granato andradite ha una bella lucentezza. Il raro, verde granato demantoide è anche un tipo di andradite apprezzato per la sua lucentezza. Infatti il nome “demantoid” è preso dalla parola tedesca “demant”, che significa “diamante”, in riferimento alla sua brillantezza.
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