346-Sienite alcalina a foide anfibolitica

Collocazione: Vetrina 12, terzo ripiano

Località: Fornalha, Serra de Monchique (Algarve)

Descrizione macroscopica: La roccia ha colore grigio chiaro con cristalli millimetrici di ortoclasio abbastanza limpido, pirosseni (cristalli neri tozzi), anfiboli (cristalli allungati, verde molto scuro) e cristalli molto piccoli di foidi (grigi). Con il termine pulaskite si intende una varietà di sienite a feldspati alcalini, quantità variabili di pirosseni e anfiboli alcalini, olivina fayalitica, biotite e piccole quantità di nefelina

Descrizione microfoto:

prima immagine:  Ortoclasio e due piccoli cristalli di Titanite

seconda immagine: Pirosseno, varietà Fe-Diopside con bordo di Egirina-augite

terza immagine: Anfibolo, varietà Mg-Hastingsite

Sezioni sottili e descrizione gentilmente concessi dalla Prof.ssa Emma Salvioli

Descrizione

pagina aggiornata il: 8 Febbraio 2023

VISTA A 360°

Il Complesso Alcalino Intrusivo del Monchique si trova nel Portogallo Sud-Occidentale. Esso separa le regioni dell’Algarve e dell’Alentejo, e rappresenta uno dei maggiori corpi di Sienite metalluminosa al mondo. Essa è la località tipo di Monchiquiti e Foyaiti (Rock, 1978); in particolare le Foyaiti sono la varietà di Sienite nefelinica più abbondante. La superficie affiorante è di circa 80 km2 e, assieme ai due complessi alcalini situati più a Nord lungo la costa  e al complesso vulcanico di Lisbona, fa parte della Provincia Ignea Alcalina Iberica. Si tratta di una intrusione magmatica di tipo alcalino messa in posto circa 72±2 Ma (tardo Cretacico. I tre complessi alcalini mesozoici del Portogallo si incontrano approssimativamente allineandosi lungo quella che fu ipotizzata essere una grande struttura deformativa a scala corticale, che avrebbe facilitato la risalita del mantello superiore fino ai livelli superiori della crosta. Il Complesso Alcalino del Monchique ha origine mantellica, ma il meccanismo di risalita è ancora ignoto. La struttura dell’intrusione ha forma grossolanamente ellittica con asse maggiore orientato WSW-ENE. Fino agli anni 70-80 il massiccio era considerato come un corpo omogeneo di sienite nefelinica, senza evidenti strutture interne. Recenti studi hanno evidenziato una struttura concentrica e zonata, con l’unità centrale spostata verso il bordo meridionale. Il Complesso si divide in diverse unità ma la principale differenziazione risiede nelle Sieniti.

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