Descrizione
pagina aggiornata il: 22 Febbraio 2023
DESCRIZIONE:
Le sieniti si rinvengono talvolta in piccole intrusioni isolate ma più comunemente come intrusioni “satellite” attorno a grandi complessi ignei granitici e anortositici. Il fatto che le intrusioni sienitiche siano relazionate, geneticamente e spazialmente, a grandi intrusioni granitiche ha posto il problema della loro genesi: durante le loro formazione grandi quantità di SiO2 sono rimosse, mentre aumentano sensibilmente la quantità di MgO, Fe, TiO2, CaO, Na2O e MnO. Questi cambiamenti chimici si suppone possono essere dovuti ad effetti locali, come l’assimilazione di rocce mafiche e/o carbonatiche unita al rilascio di volatili ricchi in SiO2. Molte sieniti, tuttavia, sono interpretate come il risultato di processi di cristallizzazione frazionata a partire da liquidi basaltici. Chapman and Williams (1935) hanno dimostrato che la rimozione del 53% di plagioclasio, 10% di olivina, 10% di pirosseno e il 4.5% di ilmenite da un liquido basaltico, genera un liquido residuale monzonitico. La rimozione del 17% di plagioclasio, 16% di pirosseno e il 2% di ilmenite da questo liquido monzonitico, genera un liquido sienitico. Questo processo spiegherebbe la stretta associazione di sieniti e anortositi.
fonte: http://www.alexstrekeisen.it
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