Descrizione
pagina aggiornata il: 16 Febbraio 2023
DESCRIZIONE:
La composizione modale delle anfiboliti è data da più del 50% da anfibolo, pur essendo abbastanza comuni rocce con quantitativi intorno a 30%. Il contenuto di plagioclasio e anfibolo costituisce circa il 90% della roccia, questo valore può arrivare anche al 75% che è preso come valore inferiore di Pl+Anf.
Il colore delle anfiboliti è verde, marrone o nero nei campioni macroscopici e verde o verde bruno in sezione sottile. Le varietà di anfibolo presenti sono tschermakite, magnesio- e ferro-orneblenda. Altri tipi di anfibolo, anche se meno comuni, possono essere cummingdonite e/o antofillite.
Il plagioclasio è il minerale sialico prevalente, quarzo, epidoto e/o scapolite sono presenti in % minori del plagioclasio.
Il clinopirosseno, se presente, deve essere meno abbondante dell’anfibolo. Se si ha una % di clinopirosseno maggiore dell’anfibolo, la roccia prende il nome di “roccia ad orneblenda e pirosseno”.
La presenza di altri minerali presenti in percentuali >5% è espressa dal corrispondente prefisso come ad esempio “quarzo-anfibolite”, “granato-anfibolite” etc.
Le anfiboliti sono caratterizzate dalla presenza di minerali idrati (anfiboli e biotite) che prevalgono su minerali anidri (pirosseni). Il limite tra le anfiboliti e le granuliti (alto grado metamorfico) è dato dalla comparsa dell’ortopirosseno.
La Zoisite, nota in passato con il nome di Saualpite, è un sorosilicato appartenente al gruppo degli Epidoti. Il nome venne attribuito in onore di Sigmund Zois, Barone di Edelstein. La Zoisite mostra limitate e rare sostituzioni, comunemente si ha la sostituzione di Al3+ da parte di Fe3+ e Cr3+; raramente possono essere presenti piccole quantità di Mn3+. la presenza di Mn3+ produce una forte colorazione della zoisite sui toni del rosa (varietà nota come Thulite).
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