Descrizione
pagina aggiornata il: 16 Gennaio 2023
Il campione proviene dal Piemonte nord-occidentale e appartiene a una unità denominata “unità polimetamorfica” della Val di Susa, più precisamente la falda Dora-Maira (D-M), che a sua volta fa parte dell’Unità Pennidica. Tale falda è l’elemento tettonico inferiore della Val di Susa ed è sormontato da una sequenza mesozoica di carbonati metasedimentari e dalle metaofioliti del Piemonte.
L’associazione cristallina della falda D-M è caratterizzata da micascisti contenenti granato-cloritoide-fengite, gneiss a grana fine, diffusi gneiss contenenti K-feldspato e fengite, e subordinatamente metabasiti e marmi impuri. Secondo alcuni autori (Vialon, 1996) questa successione rappresenta una serie vulcano-sedimentaria del tardo Paleozoico, mentre altri autori (Bortolani e Dal Piaz, 1970) la considerano derivate da un basamento pre-Westfaliano intruso da granotoidi ercinici.
Questo campione presenta alcuni caratteri molto importanti: staurolite e cianite pre-cinematiche, presenza di mica fengite, cloritoide con evidenze di genesi sin-cinematica e post-cinematica, in qualche caso con caratteri pre-cinematici; in quest’ultimo caso la cristallizzazione potrebbe essere iniziata appena prima dell’evento deformativo.
In base a dati sperimentali il cloritoide è stabile a temperature inferiori all’associazione cianite/staurolite. Si può quindi dedurre che tale micascisto abbia subito un processo di retrometamorfismo con diminuzione di temperatura ma mantenendo una pressione elevata per la presenza di mica fengite.
VISTA A 360°