244- Micascisto a cloritoide

Collocazione: Vetrina 11, sesto ripiano

Località: Villa Novetta, Saluzzo (Piemonte)

Descrizione macroscopica: 

Il campione presenta una colorazione grigio chiaro/ argentea con riflessi giallastri; presenta una struttura scistosa per l’elevata quantità di mica (fengite). Oltre alla muscovite si riconoscono cristalli di cloritoide, prismatici di colore blu, e rari cristalli prismatici azzurri di cianite.

Descrizione microfoto: 

prima immagine: Fengite, Quarzo e frammenti di Cianite pre-cinematica (di cristallizzazione precedente all’evento deformativo)
seconda immagine: Cloritoide sin-cinematico (di cristallizzazione contemporanea all’evento deformativo)
terza immagine: Cianite pre-cinematica
Sezioni sottili e descrizione gentilmente concessa dalla Proff.ssa Emma Salvioli

Categoria:

Descrizione

pagina aggiornata il: 16 Gennaio 2023

Il campione proviene dal Piemonte nord-occidentale e appartiene a una unità denominata “unità polimetamorfica” della Val di Susa, più precisamente la falda Dora-Maira (D-M), che a sua volta fa parte dell’Unità Pennidica. Tale falda è l’elemento tettonico inferiore della Val di Susa ed è sormontato da una sequenza mesozoica di carbonati metasedimentari e dalle metaofioliti del Piemonte.

L’associazione cristallina della falda D-M è caratterizzata da micascisti contenenti granato-cloritoide-fengite, gneiss a grana fine, diffusi gneiss contenenti K-feldspato e fengite, e subordinatamente metabasiti e marmi impuri. Secondo alcuni autori (Vialon, 1996) questa successione rappresenta una serie vulcano-sedimentaria del tardo Paleozoico, mentre altri autori (Bortolani e Dal Piaz, 1970) la considerano derivate da un basamento pre-Westfaliano intruso da granotoidi ercinici.

Questo campione presenta alcuni caratteri molto importanti: staurolite e cianite pre-cinematiche, presenza di mica fengite, cloritoide con evidenze di genesi sin-cinematica e post-cinematica, in qualche caso con caratteri pre-cinematici; in quest’ultimo caso la cristallizzazione potrebbe essere iniziata appena prima dell’evento deformativo.

In base a dati sperimentali il cloritoide è stabile a temperature inferiori all’associazione cianite/staurolite. Si può quindi dedurre che tale micascisto abbia subito un processo di retrometamorfismo con diminuzione di temperatura ma mantenendo una pressione elevata per la presenza di mica fengite.

VISTA A 360°

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