239-Scisto a muscovite

Collocazione: Vetrina 11, sesto ripiano

Località: Val Varaita (Piemonte) – Italia

Descrizione macroscopica: Il termine scisto deriva dal termine greco schízein che significa “dividersi, rompersi”, in allusione alla tipica caratteristica che hanno gli scisti di fratturarsi lungo i piani di foliazione. Gli scisti sono rocce metamorfiche estremamente foliate, a grana medio-fine, derivanti dal metamorfismo regionale di protoliti pelitici (argille). Negli scisti, i singoli minerali sono osservabili a occhio nudo; questa caratteristica permette di distinguerli dalle slate. Esistono numerose varietà di scisti, che vengono definite in base al minerale più abbondante, o a particolari associazioni mineralogiche. Si hanno micascisti (composti da biotite e muscovite), cloritoscisti (dominati da clorite), scisti a tremolite, talcoscisti ecc. .http://www.alexstrekeisen.it

Descrizione microfoto:

prima immagine: Cristalli di muscovite. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)

seconda immagine: Cristalli di muscovite. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)

terza immagine: Cristalli di muscovite. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)

http://www.alexstrekeisen.it

Categoria:

Descrizione

pagina aggiornata il: 9 Marzo 2023

DESCRIZIONE:

La scistosità, tipica degli scisti, è un tipo di foliazione caratterizzata dall’orientazione preferenziale di minerali ad abito micaceo e/o allungato. La scistosità si sviluppa a seguito di pressioni unidirezionali (ad esempio durante il seppellimento) che provocano una disposizione dei minerali micacei e prismatici, perpendicolarmente alla direzione della pressione. In un contesto di metamorfismo progrado, all’aumentare della temperatura e della pressione, la grana delle rocce tende ad aumentare. Questo è dovuto alle reazioni metamorfiche che si sviluppano durante il metamorfismo progrado, soprattutto a spese dei minerali micacei che divengono via via instabili, con formazione di feldspati e altre fasi. Queste reazioni portano man mano alla scomparsa della tessitura scistosa, e allo sviluppo di una tessitura a grana più grossa, detta gneissica (tipica degli gneiss).
La mineralogia e le associazioni mineralogiche degli scisti, dipendono essenzialmente dalla composizione del protolite, e dalle condizioni termo-bariche raggiunte dalla roccia. All’aumentare del grado metamorfico si ha lo sviluppo di numerosi minerali come ad esempio cloritoide, granato, staurolite, cordierite, andalusite e cianite.

fonte: http://www.alexstrekeisen.it

VISTA A 360°

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