277- Granulite

Collocazione: Vetrina 12, primo ripiano

Località: Penig (Sassonia) – Germania

Descrizione macroscopica: roccia metamorfica di alto grado costituita da silicati anidri di Fe-Mg; la presenza di feldspati e l’assenza di muscovite primaria sono indicativi della facies granulitica. Granuliti contenenti >30% di minerali mafici (prevalentemente pirosseno) sono dette granuliti mafiche; granuliti contenenti <30% di minerali mafici sono dette granuliti sialiche (o felsiche). Le granuliti presentano comunemente una struttura gneissica, con bande ricche in feldspati, alternate a bande ricche in minerali mafici. La tessitura è tipicamente granoblastica (IUGS Subcommission on the Systematics of Metamorphic Rocks, 2007).

Descrizione microfoto:

prima immagine: Cristalli di clinopirosseno (verde), ortopirosseno (rosa) e plagioclasio (incolore). hartmannsdorf (Germania). Immgine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)

seconda immagine: Cristalli di clinopirosseno (verde), ortopirosseno (rosa) e plagioclasio (incolore). hartmannsdorf (Germania). Immgine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)

terza immagine: Cristalli di clinopirosseno (verde), ortopirosseno (rosa) e plagioclasio (incolore). hartmannsdorf (Germania). Immgine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)

(fonte https://www.alexstrekeisen.it/meta/gneissocchiadino.php)

Categoria:

Descrizione

pagina aggiornata il: 16 Febbraio 2023

DESCRIZIONE:

La località “tipo” delle granuliti è la Granulitgebirge in Sassonia (Germania). Fu qui che il termine granulite comparve per la prima volta nella letteratura scientifica grazie a Weiss (1803). Tuttavia, il termine granulite fu coniato nel 1785 dal famoso poeta e scrittore Tedesco Johann Wolfgang von Goethe, dal latino “granulum” (piccolo granello). In una delle sue molte escursioni Goethe notò delle rocce particolari, mai descritte prima, e scrisse: “Ci sono strane rocce a Bodetal, che non avevo mai notato e che non so se classificare come graniti o come porfidi, e per le quali ho proposto il termine granulite in quanto ricche in granelli di quarzo”.
Il termine granulite è un termine che sfortunatamente è gravato da forti ambiguità in quanto è stato utilizzato in vari paesi, con diversi significati:
(i) In Francia fu utilizzato per descrivere rocce granitiche a grana molto fine.
(ii) In Scozia e in Inghilterra fu usato per descrivere rocce psammitiche (rocce metamorfiche derivanti da sedimenti arenacei) di alto grado.
(iii) Weiss (1803) utilizzò il termine per descrivere rocce metamorfiche di alto grado, leucocratiche e con composizione quarzo feldspatica. Classificazione che più si avvicina al significato moderno del termine granulite.
Le rocce della facies granulitica sono estremamente importanti da un punto di vista scientifico in quanto rappresentano porzioni esumate di crosta continentale profonda. Il loro studio quindi ci può fornire importanti indizi sui processi che avvengono nelle parti più profonde della crosta terrestre. Sebbene le rocce granulitiche affiorino in alcuni complessi metamorfici recenti, la maggior parte di queste rocce è confinata a terreni di età Precambriana.


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